“Promuovere tutte le iniziative volte a valorizzare il patrimonio culturale, artistico, storico e folcloristico di Città della Pieve”. E’ con questo scopo che nel 1965 alcune persone di Città della Pieve, unite per senso di appartenenza a quell’essere “Maremmani” che ancora ci contraddistingue, fondarono il I Terziere Casalino. La Pieve è sempre stata divisa in tre parti, spesso in conflitto tra di loro, quindi il cercare di primeggiare sulla parte avversa, è sempre stato nell’animo dei pievesi. Sia in tempo di pace, sia nei tempi moderni del palio, per noi Maremmani, il nemico sampietrino è sempre il nemico sul quale prevalere. In questo contesto è stato fondato il Terziere Casalino che si insedia come vuole la storia nell’allora territorio della Parrocchia di Santa Maria dei Bianchi.
I colori del terziere bianco, rosso e blu vengono ripresi dai colori della Confraternita dei Bianchi che ha sede nella Chiesa suddetta. Si confezionano i primi costumi, con molte difficoltà e tra un po’ di scetticismo si avviano le prime manifestazioni: “Il torneo di giugno fra le Contrade”, le sfide tra arcieri con la città di Montone e il gruppo Braccio Fortebraccio o con le arceresse di Diana Aricina di Ariccia. Contemporaneamente viene alla luce la "Taverna del Barbacane" con le specialità del tempo: i migliacci, le minestre di pane o la carne alla brace cotta nell’allora camino in muratura di via Barbacane. Nasce anche la sagra della lumaca che ancora oggi ritroviamo come piatto forte della taverna .Da quelle esperienze un po’ dilettantistiche e molto artigianali ha origine questa nostra grande passione per il Terziere Casalino; un sentimento intenso, forte, che si tramanda di padre in figlio. Un gruppo unito, volenteroso, che ha ben impresso lo spirito di contrada. Persone comuni, ma con un desiderio mai sopito di stupire e primeggiare. Perché questo è il Terziere Casalino, perchè queste sono le genti Maremmane.
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