Il Santo patrono

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San Luigi Gonzaga
Vita del santo

San Luigi Gonzaga nasce a Castiglione delle Stiviere il 9 marzo del 1568. La madre donna di cultura e di fede lo educa alla preghiera e alla carità, mentre il padre lo indirizza verso la vita militare. Cosi fa nei primi anni della sua giovinezza,ma giunto a Firenze, Luigi si consacra alla Madonna davanti alla Santissima Annunziata. Riceve la prima comunione il 22 luglio 1580 nella sua città natale. Nonostante la ferrea opposizione del padre Luigi negli anni che vanno dal 1581 al 1584 consolida la sua fede fino a che nel 1585 decide di rinunciare al marchesato.

Il 25 novermbre del 1585 inzia a Roma il suo noviziato presso Sant' Andrea al Quirinale. Il suo cuore gustò pace e gioia... Il 25 novembre del 1587 pronuncia i primi voti religiosi nel 1588 riceve gli ordini minori in San Giovanni in Laterano. Grazie alle sue orazioni molta gente si avvicina alla confessione. Entusiasma gli studenti di Siena. Nel 1591 scoppia un' epidemia di tifo e lui è tra i primi volontari. La febbre lo avvolge e lo avvia alla morte, l'ultima lettera alla madre lo rivela carico di fede. Il 21 giugno 1591, Luigi ha maturato un grande ideale, "Giunge a riva di tutte le sue speranze". Il suo corpo riposa nella chiesa di Sant'Ignazio in Roma e il capo invece è custodito nella basilica a lui dedicata in Castiglione delle Stiviere. Nel 1926 venne dichiarato patrono mondiale della gioventù per volere di Papa Pio XI.

«SINGULARE ILLUD»
13 giugno 1926

"Conseguentemente, ricordando tutto quanto precede, anche Noi che collochiamo al primo posto la perfetta educazione e la salvezza dei giovani, specialmente in una stagione come l’attuale che li vede esposti ai più gravi pericoli, sia per testimoniare la riconoscenza per i benefìci già ottenuti, sia per ottenere da Luigi benefìci ancora più abbondanti, seguendo l’esempio di quanto stabilito dai Nostri Predecessori, in particolare da Benedetto XIII e da Leone XIII, solennemente confermiamo e, ove occorra, con l’autorità Nostra Apostolica dichiariamo San Luigi Gonzaga celeste Patrono di tutta la gioventù cristiana. E mentre affidiamo questo elettissimo settore della famiglia cattolica alla tutela e alla custodia di Luigi, affinché prosperi e diventi sempre più fiorente ed esemplare nell’aperta e pronta professione della fede cristiana e nella purezza dei costumi, esortiamo ardentemente la gioventù e con paterno affetto la scongiuriamo a tenere sempre presente Luigi come modello e a non cessare mai di onorarlo e d’invocarlo, anche con quei devoti esercizi — come la pia pratica delle sei domeniche — che dopo una lunga esperienza hanno attestato molti e non piccoli frutti".

Hanno detto di lui

Paolo VI nel marzo 1968: "Luigi concepì la sua esistenza come un dono da spendere per gli altri";

 

Giovanni Paolo II nel giugno 1991: "Il Padre misericordioso ha concesso a Luigi d'immolare la sua giovinezza in un servizio eroico di carità fraterna". "Luigi è passato dall'egoismo alla protesta, dalla protesta alla proposta, dalla proposta alla socialità, dalla socialità alla carità".

 

PREGHIERA DI GIOVANNI PAOLO II A SAN LUIGI GONZAGA

San Luigi, povero in spirito,
a te con fiducia ci rivolgiamo,
benedicendo il Padre celeste,
perché in te ci hai offerto una prova eloquente
del suo amore misericordioso.
Umile e confidente adoratore
dei disegni del Cuore divino,
ti sei spogliato sin da adolescente
di ogni onore mondano
e di ogni terrena fortuna.
Hai rivestito il cilicio della perfetta castità,
hai percorso la strada dell’obbedienza,
ti sei fatto povero per servire Iddio,
tutto a Lui offrendo per amore.


Tu, “puro di cuore”,
rendici liberi da ogni mondana schiavitù.
Non permettere che i giovani
cadano vittime dell’odio e della violenza;
non lasciare che essi cedano alle lusinghe
di facili e fallaci miraggi edonistici.
Aiutali a liberarsi da ogni sentimento torbido,
difendili dall’egoismo che acceca,
salvali dal potere del Maligno.
Rendili testimoni della purezza del cuore.

Tu, eroico apostolo della carità,
ottienici il dono della divina misericordia,
che smuova i cuori induriti dall’egoismo
e tenga desto in ciascuno l’anelito verso la santità.
Fa’ che anche l’odierna generazione
abbia il coraggio di andare contro corrente,
quando si tratta di spendere la vita,
per costruire il Regno di Cristo.
Sappia anch’essa condividere
la tua stessa passione per l’uomo,
riconoscendo in lui, chiunque egli sia,
la divina presenza di Cristo.

Con te invochiamo Maria,
la Madre del Redentore.
A Lei affidiamo l’anima e il corpo,
ogni miseria e angustia,
la vita e la morte,
perché tutto in noi,
come avvenne in te,
si compia a gloria di Dio,
che vive e regna
per tutti i secoli dei secoli.
Amen!