Il corteo

...Il corteo è bello, imponente, solenne. Ma il suo significato lo capisci solo se ci sei dentro in qualche modo. Sentire la scossa che trasmette un arrivo al Duomo è facile. Il brivido dei colori, il fruscio di una bandiera ed il suono del tamburo sono un’altra cosa.

E’ retorica dire che c’è il peso dei secoli sopra ad un costume? Forse, ma è anche l’unico modo per spiegare quel senso di fierezza che ti entra addosso insieme alla calzamaglia, alle vesti, al cuoio ed ai velluti.

Il figurante è il Terziere, è la sintesi delle speranze di un pomeriggio di agosto, l’orgoglio di mostrarsi e raccontare la storia con i propri gesti. E' il passo lento, un movimento della bandiera, la fierezza negli occhi, lo sguardo avanti.

Per questo “vestirsi” è un insieme di cose che coinvolge tutti, anche quei contradaioli che il costume non la indossano mai, ma lavorano tutto l’anno perché ogni volta sia tutto a posto, perfetto, splendente. Il Corteo è uno spettacolo difficile da realizzare e per questo in continuo divenire, adattandosi ai tempi e alle fortune dell’epoca.